Il titolo dell'articolo e' "The Bonfire" perche' Sabato sera in questo lungo weekend a casa (Lunedi' qui e' il Columbus day, percio' si fa festa) siamo usciti con David, in prima serata siamo andati a vedere Wall Street: Money never sleeps, seguito del famoso film di Oliver Stone del 1987. Film soddisfacente ma finale con l'happy ending che come al solito rovina tutto :D. Dopodiche' David ci ha detto che due sue amiche stavano facendo un "Bonfire" e che nemmeno lui sapeva che cos'era (sforzandoci tutti insieme la nostra fantasia ci aveva addirittura fatto ipotizzare fosse un Barbecue, quindi eravamo in procinto di comprare della carne). David ci comunica pero' che non sapeva dove stava di casa questa sua amica, aveva solo l'indirizzo che lei le aveva scritto in un sms. Essendo in quel momento entrambi sprovvisti di navigatore (sia noi che David) decidiamo di andare di corsa all'IHMC per cercare le indicazioni su Google Maps. Una volta trovate compriamo un pacco di birra (non ci piace presentarci a mani vuote :D) e seguendo le indicazioni arriviamo all'indirizzo prestabilito. La casa e' in un quartiere di campagna (o forse dovrei dire quartiere di Foresta, perche' in Florida non esistono campagne ma solo foreste) e subito vediamo due ragazze che ballano attorno ad un falo' con la musica di Michael Jackson. Ovviamente hanno in mano alcolici e se la stanno raccontando. Sicuramente interessante questo "Bonfire". Subito David ci presenta alle due ragazze, sono entrambi di queste parti, Veronica e Rebecca. Veronica fa la cameriera al New York Knicks, il locale a downtown dove andiamo a bere di solito con gli altri ragazzi, ed e' probabilmente li che lei e David si sono conosciuti. Le ragazze sono ovviamente ciucche ma danno l'impressione di avere ancora molta "riserva". Dopo aver fatto due chiacchiere ci fanno entrare in casa (casa piccola ma veramente ben arredata) e ci offrono ancora da bere, un whisky dal nome non ben identificato ma solo dopo aver preso il primo bicchiere alla goccia mi accordo che ha una gradazione del 50 e che sono a stomaco vuoto. La Rita saggiamente decide di non bere e ci accordiamo sul fatto che sarebbe stata lei a dover guidare al ritorno :) Veronica comincia a raccontarci della sua vita (ha avuto un figlio a 21 che adesso ha 7 anni) e del suo lavoro, ed e' cosi' che chiacchiera dopo chiacchiera, bicchiere di whisky dopo bicchiere di whisky finiamo in un trionfo di ilarita' generale. Io lentamente mi accordo che "forse beh ho bevuto un po troppo" e dopo essermi accorto che barcollavo invece di camminare ce ne andiamo salutando le padrone di casa e ringraziandole per l'ospitalita'. Evito di raccontare in che stato era il mio stomaco sulla strada del ritorno , su una macchina senza sospensioni, perche' mi piace lasciarla alla vostra immaginazione :) David (anche lui tronco ma forse non quanto me) decide di restare a dormire li', puntando evidentemente a fare colpo su Veronica (abbiamo poi saputo oggi che non e' stato fortunato, peccato andra' meglio la prossima volta).
Alla mattina (o forse dovrei dire al pomeriggio) ci svegliamo e dopo essermi ripreso dalla tronca colossale decidiamo di andare in spiaggia visto che qui di giorno ci sono ancora 28 gradi e in spiaggia si sta ancora bene. Per domani il progetto iniziale era di andare ad un outlet in Alabama ma viste le condizioni della macchina e la preoccupazione di Jerryll forse punteremo ad un altra meta, ma vi terro' aggiornati. Vi lascio con una foto Rock n Roll di me e la Rita a New Orleans, una delle citta' che mi sono piaciute di piu' qui negli states:
Un saluto, Enrico
ma quanto mi piace leggere queste avventure... Gjan
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